L'appartamento di Noah è un loft al sesto piano di un palazzo anonimo, dall'intonaco esterno scrostato, situato in una delle traverse di South Street.
Il portone d'ingresso è incastrato tra una pizzeria e un paio di negozi di telefonia mobile, e si apre su un androne spoglio, con una fila di cassette delle lettere sulla destra e un ascensore sulla sinistra. L'elevatore è una macchina vecchia, che cigola nel raggiungere l'ultimo piano ed ha al suo interno uno specchio troppo ampio, rovinato come se avesse accolto su di sé il bacio infuocato di un paio di un paio di mani: il vetro è parzialmente disciolto, addensato in grumi solidificati che si alternano con scanalature che richiamano per forma e dimensione quella di dieci dita.
Il loft ha un taglio industriale, fatto di spazi ampi, mattoni a vista sulle pareti e tremendamente ordinato: l'ingresso ospita un divano di pelle nera, un collosso ampio, ad angolo, che occupa parte del piano inferiore. Davanti al sofà un mobile con la televisione e una manciata di consolle, alcune dal sapore vintage e altre di ultima generazione. Sulla destra una cucina asettica, dalle linee pulite, e a sinistra una libreria immensa, di metallo, che riempie un'intera parete ed è carica di libri.


Osservano le quarte di copertina è facile notare come la maggior parte dei testi siano di medicina e storia, poca saggistica e ancor meno narrativa, ma c'è una buona quantità di libri per bambini, facilmente riconoscibili grazie ai colori accesi. In basso, nell'ultima scansia, album di fotografie sono ordinati per anno e nazione.
Il bagno è ampio, dai sanitari neri e privo di vasca, ma con una doccia abbastanza capiente da ospitare comodamente de persone.
Le camere sono nel soppalco, tutte e tre dotate di ampie finestre che affacciano sul panorama di South Street: quella di Blue è il sogno di ogni ragazzina, mentre quella di Noah è più scarna, con solo un letto matrimoniale, un armadio e una libreria. La camera degli ospiti è la più piccola delle tre, con un letto ad una piazza e mezzo, una cassettiera e una scrivania che accoglie divesi libri scolastici e ninnoli dal taglio femminile. 
La casa ha in generale ben pochi soprammobili, e anche le fotografie non sono molte: alcune di Blue al piano inferiore, qualche paesaggio dal sapore mediorientale, poche di Noah durante il servizio militare e ancor meno da ragazzo.
Nella sua camera da letto ve ne sono solamente due: una di lui e una ragazzina sui diciotto, apparentemente piuttosto recente, e una in missione in cui ha un braccio gettato oltre le spalle di un commilitone dagli occhi scuri e i capelli castani; nessuno dei due guarda la macchina fotografica e Noah ha la bocca incurvata dall'ombra di un sorriso infatuato.